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Nel 1967 Gianni Morandi canta "C'era un ragazzo che come me"", De André ""Via del Campo2 e Luigi Tenco si spara un colpo di pistola al Festival di Sanremo: si sente nell'aria che qualcosa sta per succedere, e infatti comincia un decennio di rivoluzioni, conquiste, speranze, disamori e misteri. Ma che cosa è successo davvero in quel decennio? Restano parole ed espressioni strane e lontane - il ""Sessantotto"", L'""autunno caldo"", ""il palazzo"", ""Io sono mia"", il ""compromesso storico"", ""I lama stanno in Tibet"" - a ricordarci quanto tempo è passato e quanto è cambiato il nostro paese. Era la Prima Repubblica, quando la classe dirigente non si chiamava ancora casta e nel segreto, intanto, si preparavano bombe e colpi di stato. Anni in cui tutto un paese perse dolorosamente la propria innocenza, scoprendo quanto fosse feroce e reazionario il suo cuore di tenebra. L'Italia odierna - nella quale i cittadini hanno la mutua, il weekend e una bella serie di diritti - spesso dimentica che