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Luna di miele a Cape May, sospeso tra Cheever e Capote ma carico di un erotismo tutto contemporaneo, è un ritratto spietato e sensuale dei fantasmi che abitano la vita di ogni coppia e indaga il momento sfumato e ambiguo che si dice segni la fine dell'innocenza. rnrn «Un irresistibile cocktail di bellezza, desiderio e inebriante disperazione, tra glamour anni '50 e fascino senza tempo dell'amore». - Bret Anthony Johnston Fine settembre 1957. Freschi di studi e inesperti di ogni forma di convivenza, i novelli sposi Henry ed Effie dalla Georgia rurale arrivano a Cape May, nel New Jersey, dove Effie passava le estati da bambina e dove insieme hanno deciso di trascorrere la luna di miele. Non hanno però tenuto in conto che la stagione balneare si è appena conclusa: trovano infatti ad attenderli una cittadina deserta, con i negozi sprangati, le strade immobili, la spiaggia desolata e silenziosa. Non ancora avvezzi all'intimità della vita di coppia, sono persino tentati di anticipare il rien