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Quarant’anni di poesia alla ricerca di un passaggio fra sperimentazione e comunicazione.rnrn«Venti, venticinque anni fa leggevo moltissimi poeti italiani. Italiani. Negli ultimi anni non molto. Amo certi nomi, come Zanzotto. Ho visto cose di un giovane che mi piacciono, Magrelli» - Joseph Brodskyrn«La sua poesia è un soliloquio scritto con la penna su un quadernetto, nelle ore più tarde e silenziose della notte. Poesia chiara come acqua in un bicchiere di vetro e, proprio come quell’acqua, vertiginosa: nella sua chiarità, annegano gli sguardi. Poesia in cui il pensiero si guarda pensare, e, nel guardarsi, scompare» - Octavio Pazrn«Aveva ragione Zanzotto quando io, nel mio entusiasmo, incontrando Zanzotto a Treviso, gli ho parlato di questo Magrelli, Zanzotto da poeta vero, da grande artista, ha detto c'è il passo della tigre» - Federico Fellinirn«C’è un poeta come Magrelli che io metterei molto in alto nella gerarchia» - Andrea ZanzottornrnrnQuesto volume riunisce le sei raccolte di V