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Internet non appiattisce affatto il mondo. Semmai è il mondo a nutrire la Rete di complessità, diversità, ricchezza, tanto che sarebbe opportuno parlare ormai di reti, al plurale. L'attenzione di tutti è rivolta ai grandi protagonisti americani del business, da Amazon a Google, ma Frédéric Martel nel suo nuovo libro cambia la prospettiva e scopre come nel mondo non faccia che crescere il numero dei connessi non anglofoni, che piegano la Rete alle loro necessità locali e rafforzano siti e servizi come Yandex e VKontakte in Russia, Baidu, Alibaba o Weibo in Cina, Orkut in Brasile o Taringa in Argentina. Per questo, "Smart"" è un'inchiesta sul campo: per studiare le reti di oggi, Martel ha viaggiato in lungo e in largo, dal Messico al Libano, dalla Russia all'Egitto, da Gaza al Brasile, oltre ovviamente agli Stati Uniti e alla Cina. ""Non volevo fare un libro troppo teorico: le conclusioni dicono una cosa precisa, ma ci sono arrivato alla fine di una lunga ricerca. Ho incontrato centinaia