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Il primo volume del nuovo progetto di Knausgård: quattro libri, uno per ogni stagione, dedicati alla figlia Anna, la quarta. Un'enciclopedia personale scritta da un padre per una figlia che deve ancora nascere.rn«È uno Knausgard, diciamo così, romantico, intimista, il quale, anziché scavare all'interno di sé stesso, questa volta si rivolge soprattutto al mondo esterno, alla natura, agli oggetti della quotidianità. al corpo nella sua fisicità: le mele, le vespe, il sole, le petroliere, la calce, il sangue, i pidocchi, le tazze del water... Una ispirazione quasi bucolica, e infatti l'idea è di comporre un "Quartetto delle stagioni"" che comincia in Autunno, il che avviene per motivi storici, ma non stona con il carattere un poco ombroso dell'autore» - Eleonora Barbieri, il Giornale«Ho scelto le quattro stagioni perché cercavo una forma, un contenitore, e mi è venuto spontaneo visto che l'idea era scrivere un testo al giorno per un anno. Al contempo le stagioni con il loro alternarsi rapp