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Quando da Roma Clelia torna in una Torino ancora ingombra di macerie, si trova immersa in uno straniamento tale che le permette di vedere e giudicare l'irrequieta borghesia dell'immediato dopoguerra, gli intellettuali snob, le ragazze un po' disperate e un po' frivole, con uno sguardo piú aperto ma forse anche piú cinico.rnrn«Pettegolezzo e suicidio. Sono gli estremi tra cui si muove "Tra donne sole""... un romanzo sull'incomunicabilità, sull'impossibilità di vivere» – Nicola LagioiarnrnEmancipata, disillusa, intelligente, Clelia, il personaggio che dice «io», è una donna che vive orgogliosamente del proprio lavoro in una ruvida e scontrosa solitudine. Quando da Roma torna a Torino, dove era nata, per allestire, nella città ancora ingombra di macerie, un atelier di moda, si trova immersa in uno straniamento tale che le permette di vedere e giudicare l'irrequieta borghesia dell'immediato dopoguerra, gli intellettuali snob, le ragazze un po' disperate e un po' frivole, con uno sguardo pi