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Lui non ha nome, e vive immaginando le vite degli altri per mettere insieme i pezzi della sua stessa vita. Il suo racconto ci commuoverà.rn «Stelzer è lo scrittore che ti fa innamorare delle cicatrici che ti lascia» - Diego De Silva rnrn«Che cosa racconteremo agli angeli quando ci accoglieranno alle porte del cielo? Balbetteremo confusi. Ricercheremo una qualche formula che possa racchiuderci. Diremo che, per trovare noi stessi, abbiamo percorso strade contorte? Che abbiamo sentito piú vita in un attimo di pausa dal lavoro che in tanti momenti solenni? Che ci siamo commossi nel fissare una macchia sull'asfalto e abbiamo snobbato le cerimonie piú importanti? Diremo cosí? Che la vita ci è pulsata dentro in modo strano? E questo ci salverà?» rnrnrnPer lui, che lavora come addetto ai controlli di un aeroporto, il mondo è fatto delle vite che gli corrono sotto gli occhi. Vite immaginate. E immaginate con tale furia da diventare racconto. C'è un uomo, in particolare, che arriva ogni domenica