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La pratica di tradurre in immagini visive la Commedia èrndi lunghissima durata. Inizia con la prima diffusionerndell’opera e continua tutt’oggi, sfruttando la varietà dirnstrumenti e materiali che le diverse tecnologierncontinuano a fornire alla creatività dei singoli artisti.rnNonostante le perdite, la quantità di materiali censibilirnsotto il cartellino Dante per immagini è sterminata: unarnricchissima produzione d’opere d’arte che dai marginirndei libri si estende alle pareti di chiese e di edificirnpubblici e a dipinti e disegni sui supporti piú diversi, ornsi fa plastica realtà in bassorilievi e sculture a tuttorntondo.rnA dar vita a questa straordinaria produzione hannorncollaborato artisti anonimi e nomi fra i piú illustri dellarnstoria dell’arte occidentale: i vari “Maestri” che fra Trerne Quattrocento con i loro minii fecero «ridere le carte»rndel «poema sacro», e poi Botticelli, Signorelli,rnMichelangelo, Zuccari, Reynolds, Füssli, Delacroix,rnIngres, Rodin, Doré, Dalí, Rausc