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Con parole che sembrano scritte sulla superficie dell'acqua, tra sogno e ricordo, Modiano traccia quell'itinerario sentimentale che tutti percorriamo a ritroso alla ricerca di noi stessirnrnUn giorno, sul lungosenna, Jean perde l'equilibrio: dalla riva del presente precipita in un vortice di ricordi che credeva perduti. Anche se il tempo ne ha sfumato i contorni, a Jean tornano in mente numeri di telefono inventati, fermate del metrò, dediche scritte con l'inchiostro blu. Ma i dettagli piú irrisori sono indizi per ritrovare le donne che Jean ha incontrato e che ora, come spettri evanescenti, eludono la sua presa nel labirinto della memoria. Nelle piante le gemme dormienti rimangono a riposo anche per diversi anni – fino a cento nella quercia – e si schiudono un giorno, per caso. Ai ricordi di Jean succede la stessa cosa: il titolo di un libro intravisto su una bancarella del lungosenna basta a destare le immagini di un passato che credeva di avere smarrito. Come trasportato da una nuvo