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Leggendo le storie che gli uomini portano sulla pelle, Nicolai Lilin – in questo libro che va di pari passo con Educazione siberiana – racconta l'apocalisse di una criminalità ancestrale con la scrittura spietata e selvatica di chi è stato tra quelle fiamme.rnrn«La strada per noi significava tutto». rn rnNicolai Lilin torna a Fiume Basso, il quartiere di Bender in cui è nato e cresciuto. E ci racconta la sua storia con gli occhi di un ragazzino che per la fretta di diventare grande è disposto a buttarsi negli scontri piú violenti. Ma anche a trascorrere le giornate al fiume insieme ai suoi amici, giocando a farsi trasportare dalla corrente. Kolima impara a schivare i colpi nelle risse, impara i codici della guerra fra bande, ma soprattutto impara a conoscere il mondo attraverso i tatuaggi. Nella periferia degradata dell'ex Urss tutto sta cambiando. Alcuni criminali accettano il traffico di droga, altri restano all'angolo. C'è chi viene a patti con la polizia e chi si rifiuta e si rifiu