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L'Aminta ha ricevuto nel tempo le cure di molti editori e commentatori. Il testo critico che qui si presenta al posto di quello vulgato, inaffidabile e concepito su presupposti erronei, perviene a una storia testuale del tutto nuova, come è illustrato nell'ampia nota al testo che chiude il volume. A sua volta il commento rivede in profondità la tradizione dei commenti al testo, rendendo il giusto merito ai contributi dell'erudizione sei-settecentesca, preziosi nella ricerca delle fonti letterarie sottese all'opera ma passati nel tempo sotto silenzio o dimenticati.Sul fondamento di un testo criticamente accertato, al commento è consentito di indagare piú a fondo la fisionomia linguistica e stilistica della pastorale. L’attenzione prestata alla dimensione linguistica comporta fra i suoi risultati non solo un incremento nel numero delle fonti rispetto a quelle procurate dai commenti precedenti, in specie estendendo il raggio di osservazione al di fuori della riserva costituita dalla tradi