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Un libro paradossale, divertente e disperato di una poetessa che già in diverse sue raccolte ha scandagliato, sempre in versi originali e provocatori, vari aspetti della condizione femminile a partire dalle ambivalenze del sentimento materno.«Visionaria, a tratti esilarante, a volte drammatica nei suoi cortocircuiti emotivi, Alessandra Carnaroli mette in poesia 50 tentati suicidi più 50 oggetti contundenti, affrontando temi da tragediagreca con la leggerezza di moderne "desperate hausewives"", sottolineando come l'autolesionismo vada a braccetto con l'impulso omicida, e soprattutto come l'insano gesto sottenda sempre frustrazione oltre che depressione, paura oltre che dolore.» – Alessandra Pacelli, Il Mattino«Un librospecchio in due parti, in cui la violenza che viene prima esercitata su stessi è poi contemplata con orrore.» – Andrea Cortellessa, tuttolibri – la StampaQuesto libro di Alessandra Carnaroli mette in versi, con un immaginario macabro-quotidiano, cinquanta tentati suicidi