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Vittoria è senza lavoro, senza un compagno e riesce a stare in casa senza precipitare nell'angoscia solo il tempo di dare da mangiare al gatto. La sua rete di salvataggio saranno gli amici e un'inattesa svolta professionale: la fotomanzia.rn"Mi piacerebbe trovare davvero la magia.rnNon quella dei tarocchi o delle manciate di sale grosso, ma quella in cui mi rifugiavo da piccola, dove tutto era possibile e fantastico. Negli anni ho scordato una delle magie più potenti: la leggerezza. Perché si può esorcizzare il dolore con la capacità di ridere. E si può essere straordinari senza prendersi terribilmente sul serio.” rnVittoria non crede nella spiritualità dei manuali, negli aforismi da calamite e di certo non crede nei cartomanti: molto meglio un piatto di trenette al pesto con un'amica che farsi leggere i tarocchi. Fotografa genovese di quarantasei anni con alle spalle alcune pubblicità di successo, Vittoria è sempre riuscita a navigare tra le difficoltà della vita, sostenuta da un vali