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Con L'ora del blu, Eugenio Scalfari affronta per la prima volta la misura del verso. rn«La scelta della poesia, e non del romanzo, o a questo punto, di qualsiasi altra forma di scrittura discorsiva e dimostrativa, sta a significare un'esigenza d'immediatezza, che è anche verità, al di là di ogni possibile mediazione» - Alberto Asor Rosa, La Repubblicarn«Ora son vecchio e prima ero bambino cosa che cambia e non è mai la stessarncol mare che ha il colore dell'obliornnell'accecato buio del sole»rnrnUomo dalla razionalità rigorosa, porta per mano il lettore dentro il proprio passato e i propri sentimenti, alla ricerca di un senso profondo dell'esistenza. Alla soglia dei novantacinque anni, l'autore avverte la paura dell'inafferrabile e dell'incerto. E allora incastona sulla pagina versi intensi dove il tempo che passa è dolcezza e tormento. Servendosi di immagini che spaziano dal mito a un tangibile realismo – immagini che rimandano soprattutto all'ultima stagione della vita –, Eugenio Sc