Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza. Leggi di più
L'esordio, di straordinaria maturità, di una scrittrice che, riallacciandosi a Marguerite Duras e Ian McEwan, sa raccontare l'universo dei bambini e quasi adolescenti tra innocenza e corruzione, tra giochi odori cose familiari e certezze spensierate di una volta.rnrn «A leggere la Vinci mi è venuta voglia di ripassare di là. Chissà cosa sono diventati, Budrio e Medicina…» - Cesare Garboli, la Repubblicarn «Simona Vinci vuole immergerci in una zona oscura, un bordo dimenticato e sepolto, e tuttavia profondamente incardinato nella coscienza di ciascuno» - Stefano Giovanardi, L'Espressornrn «Questo libro non si fa dimenticare, e non per l'eccesso della vicenda, ma per la sua – non sorprenda la parola – fatalità» - Rossana Rossanda, il manifestornrn Una bambina di dieci anni canta, in grembiule azzurro e anfibi rossi, davanti a un mare di grano. È Martina, che non fa domande, che cerca di capire con gli occhi. E attraverso il suo sguardo, che vede il mondo con lo stupore assorto, un po' im